ASINCRONIE: venerdì seconda giornata con un incontro sul montaggio e l'ascolto di due documentari sonori

  «Per me il montaggio è il cuore del cinema, è quello che fa sì che le immagini creino uno spazio mentale e ti fa vedere anche quello che non c’è. Questo per me è la magia del linguaggio del cinema». Così Giovanni Cioni, uno dei documentaristi italiani più originali e apprezzati a livello internazionale, ospite della terza edizione di Asincronie – Festival del cinema documentario e della fotografia organizzato dal collettivo di filmmaker e fotografi 4Caniperstrada. Dopo aver assistito alla proiezione del suo documentario “Dal pianeta degli umani”, Cioni torna venerdì 26 agosto all’Argentiera, nella zona Miniera Vecchia (alle 18, cortile di una casa privata, ingresso libero) per un incontro dal titolo “TOPOGRAFIE DELL'INVISIBILE. Il montaggio per aprire varchi tra le immagini, i tempi e gli spazi” durante il quale racconterà il suo personale metodo cinematografico, partendo dall’esperienza dei suoi primi film per arrivare ai più recenti. Cioni, classe 1962, è nato a Parigi e ha vissuto a lungo a Bruxelles prima di tornare nel Mugello di cui è originaria la sua famiglia. Tra i progetti in corso di realizzazione, un Iliade ambientata all’Asinara.

   «Un progetto che nasce dai disegni di un ergastolano del carcere dell’Asinara che si chiamava Mario Trudu e che ha messo in scena la sua vicenda di pastore e di ergastolano come una Iliade. Il film avrà anche delle parti di animazione per integrare i disegni con i luoghi reali» spiega. Le animazioni saranno realizzate da Simone Rosset, anche lui ospite di Asincronie. Alle 21 Daria Corrias, autrice e produttrice per Rai Radio3 dove conduce il programma dedicato ai documentari sonori TRE SOLDI Radiotre e il duo multidisciplinare Studiolanda (Vittoria Soddu e Giorgia Cadeddu) partecipano all’ascolto dei loro audiodoc che parlano di tutela del patrimonio ambientale e delle tradizioni della cultura popolare.

  FUOCHI di Daria Corrias racconta il grande incendio scoppiato nel Montiferru il 24 luglio 2021, il lavoro delle vedette antincendio e delle persone che si sono impegnate a salvare uomini, animali e piante. IOLANDA MI NANT DE NÓMINI di Studiolanda è un audiodocumentario sulla vita e la storia di Orlanda Sassu, poetessa ed ecologista di Guspini (1924-1915), la cui voce riaffiora dai nastri magnetici da lei registrati negli anni per raccontare i luoghi cardine della sua esistenza, primo tra tutti la “Casa del Poeta” da lei creata con il suo compagno Efisio Sanna, e per preservare “in limba” poesie e testimonianze della tradizione sarda da tramandare alle nuove generazioni.

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