Caos politico ad Alghero in vista. Nei giorni scorsi, Gianni Cherchi, Presidente del gruppo politico Podemos, ha confermato al telefono quanto già riportato nel comunicato ufficiale inviato alla stampa: una denuncia-querela è stata depositata presso le autorità competenti contro alcuni esponenti del gruppo Orizzonte Comune.
La querela, che si concentra sugli eventi avvenuti durante le elezioni amministrative dell'8 e 9 giugno 2024, accusa Orizzonte Comune di aver deliberatamente escluso il nome e il simbolo di Podemos dalla pubblicità elettorale. Secondo Cherchi, questa esclusione non è stata un semplice errore, ma un'azione dolosa e premeditata volta a falsificare i risultati elettorali e oscurare il ruolo di Podemos nella competizione.
Cherchi ha sottolineato che il simbolo concordato tra i rappresentanti di Orizzonte Comune e Podemos era stato debitamente registrato presso le autorità competenti, inclusa la Prefettura, ma è stato successivamente "eliso" per influenzare l'esito delle elezioni. "Tutto quanto finora esposto," si legge nel comunicato, "il sottoscritto ribadisce la denuncia querela con la richiesta di punizione dei colpevoli per i reati che verranno ravvisati in ordine ai fatti sopra indicati."
Questa vicenda richiama alla mente una riflessione di Francesco Guicciardini, noto per il suo realismo politico: "Come cessa la causa del promettere, è da idioti mantenere." Se, da un lato, questa massima riflette la necessità di adattare le proprie azioni alle mutevoli circostanze, dall’altro offre uno spunto critico per esaminare le accuse di Cherchi. L'asserzione di Guicciardini potrebbe essere vista come una critica implicita a coloro che, manipolando il processo elettorale, tradiscono la fiducia pubblica per raggiungere obiettivi personali.
Questa querela apre una nuova fase di scontro politico ad Alghero, gettando un'ombra sull'integrità delle elezioni e mettendo in discussione i valori democratici che dovrebbero guidare ogni competizione elettorale.
Le autorità competenti dovranno ora determinare se le accuse di Cherchi abbiano un fondamento e se ci siano state effettivamente manipolazioni tali da compromettere la legittimità del voto.
Nel frattempo, la politica locale si trova di fronte a un bivio: da una parte, la possibilità di ristabilire la fiducia attraverso una rigorosa verifica dei fatti; dall’altra, il rischio di alimentare ulteriormente la disillusione dei cittadini verso le istituzioni democratiche. Il caso Cherchi-Orizzonte Comune potrebbe così diventare un simbolo, nel bene o nel male, del futuro politico di Alghero.