Notte di Halloween, luci accese e maschere per le vie del centro. Ma tra un cocktail e un travestimento da vampiro, a Olbia c’erano anche i Carabinieri. Hanno controllato i locali, i bar, le cucine, e pure chi guidava con troppa allegria.
Il bilancio è pesante: un locale del centro storico chiuso per gravi irregolarità, oltre 13mila euro di sanzioni per violazioni igieniche e amministrative, e due persone denunciate. Non mancava nulla, neppure l’automobilista che, alla richiesta di soffiare nell’etilometro, ha preferito dire di no. Un rifiuto che la legge non perdona.
L’operazione, coordinata dal Reparto Territoriale dei Carabinieri di Olbia con l’aiuto dei NAS e dell’Ispettorato del Lavoro, è durata tutta la notte. Controllati più di cinquanta veicoli e decine di persone. L’obiettivo era semplice: evitare che la festa diventasse una notte di eccessi o di incidenti.
Dietro il linguaggio dei verbali — igiene, tracciabilità, protocolli — si nasconde una verità più concreta: in una città turistica come Olbia, la sicurezza alimentare e quella stradale sono facce della stessa medaglia. Una pizza mal conservata o un bicchiere di troppo possono rovinare non solo una serata, ma la reputazione di un’intera comunità.
Halloween, insomma, è finito con meno zucche e più verbali. Ma almeno nessuno si è fatto male. E già questo, di questi tempi, è un piccolo successo.