Guidava tranquillo per le strade di Nuoro, ma nel bagagliaio non aveva né attrezzi da lavoro né borse della spesa. I Carabinieri, durante un normale controllo, ci hanno trovato invece una balestra nera marca “Poelang Archery”, lunga mezzo metro e con sette dardi pronti all’uso. Non proprio l’equipaggiamento di un automobilista qualsiasi.
L’uomo è stato denunciato per porto di armi od oggetti atti ad offendere, come previsto dall’articolo 4 della legge 110 del 1975. Nessuna resistenza, nessun gesto eclatante: solo la sorpresa dei militari davanti a quell’arma insolita.
Il procedimento è ancora nella fase delle indagini preliminari e la responsabilità dell’indagato sarà valutata in sede processuale. Ma l’episodio, nel suo piccolo, dice qualcosa di più: nella Sardegna profonda c’è chi gira con una balestra in macchina, e non per andare a caccia. Forse per difesa, forse per gioco, o forse — come spesso accade — per niente di tutto questo. Sta di fatto che, tra coltelli, tirapugni e armi medievali, i controlli dei Carabinieri continuano a rivelare quanto sia sottile il confine tra l’hobby e il reato.