La crisi idrica che attanaglia la Nurra, e più in generale l’agro sassarese, non accenna a migliorare. Dopo settimane di confronti pubblici, appelli e riunioni tra amministratori locali, agricoltori, Consorzio di Bonifica e Regione, l’acqua continua a scarseggiare e le decisioni tardano ad arrivare. A rilanciare l’allarme è Michele Pais, consigliere comunale di Alghero e già presidente del Consiglio regionale, che denuncia un’inerzia insostenibile da parte delle istituzioni: «Nonostante appelli e riunioni, assistiamo ad un immobilismo totale delle Istituzioni, che in merito non hanno assunto alcuna decisione, condannando agricoltori e allevatori al disastro».
Il bacino del Cuga, fondamentale per l’irrigazione agricola, è ormai ridotto a 4 milioni di metri cubi su 22 di capienza. Una soglia drammatica, come emerso anche durante la riunione della V Commissione consiliare ad Alghero. L’allarme era già stato lanciato da Tore Piana del Centro Studi Agricoli, che aveva suggerito di sospendere i lavori sulla condotta del Coghinas, valutare l’uso del dissalatore di Fiume Santo e soprattutto declassare il Cuga per uso esclusivamente agricolo.
Pais rincara la dose: «Di fronte a situazioni straordinarie, servono risposte eccezionali. Ma soprattutto immediate. Ad oggi non ci sono né le une, né le altre. È odioso e inaccettabile che i maggiori sacrifici vengano chiesti solo all’agro».
Il consigliere leghista invoca un intervento deciso di tutti i sindaci della Nurra, del Consorzio di Bonifica e delle associazioni di categoria per chiedere l’autorizzazione all’utilizzo dell’acqua del Cuga per fini irrigui, anche a costo di contingentare l’uso dell’acqua nelle città, «per finalità esclusivamente idropotabili, evitando sprechi che conosciamo».
Durante la seduta della Commissione, anche il sindaco di Alghero Raimondo Cacciotto aveva espresso il sostegno dell’amministrazione comunale: «È necessario contemplare sia l’esigenza irrigua che quella idropotabile, coinvolgendo anche gli altri Comuni della Nurra».
Il presidente del Consiglio comunale Mimmo Pirisi ha invocato una scelta politica coraggiosa: «Dobbiamo svincolare il Cuga dall’uso idropotabile per poter accogliere i reflui depurati di Sassari e usarli a fini irrigui. Se è crisi, sia per tutti, anche per le città». L’onorevole Valdo Di Nolfo ha invece sottolineato il valore strategico dell’emergenza come occasione per strutturare una volta per tutte il sistema idrico del territorio.
Nel frattempo, le colture attendono risposte. E il rischio che l’intero comparto agricolo della Nurra venga compromesso è sempre più concreto. I prossimi giorni saranno decisivi. O si agisce ora, o sarà troppo tardi.