È una di quelle operazioni che fanno capire l'importanza di difendere il nostro “Made in Italy”. Una brillante azione congiunta tra la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza ha permesso di scoprire e sequestrare ben 106 tonnellate di prodotti ittici detenuti in modo irregolare. La missione, parte di un piano operativo messo a punto dal Ministero dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste, ha puntato a verificare la tracciabilità della filiera ittica, proteggendo così i nostri commercianti e la salute dei consumatori.
Il blitz, condotto dalla Direzione Marittima di Cagliari e dal Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Cagliari, ha rivelato un impianto di produzione e trasformazione di prodotti alimentari, principalmente surgelati, di origine extraeuropea, situato nella provincia di Cagliari. Qui, tra scaffali e congelatori, sono state trovate oltre 106 tonnellate di merce priva di tracciabilità e non conforme alle normative sanitarie. Le irregolarità spaziavano dalla mancanza di documentazione idonea alla conservazione fuori norma, senza dimenticare le lacune nelle procedure di autocontrollo (HACCP).
Parte del prodotto sequestrato, non tracciabile e non idoneo al consumo, è stato avviato alla distruzione dopo accurate analisi svolte dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’ASL della Regione Sardegna. Tuttavia, 3.300 kg di prodotti ittici commestibili, per un valore di circa 110 mila euro, sono stati donati in beneficenza. La Caritas diocesana, grazie alla generosità delle forze dell’ordine, ha potuto ricevere questo prezioso contributo.
Durante la cerimonia di consegna, l'Arcivescovo di Cagliari, S.E. Giuseppe Baturi, ha espresso il suo ringraziamento e apprezzamento per l'iniziativa. È in momenti come questi che si vede l'importanza delle nostre istituzioni nel proteggere non solo l’economia, ma anche il bene comune, garantendo sicurezza e solidarietà.