Finanziaria regionale, Progressisti: "Si a incentivi seri, no ai medici in affitto: due emendamenti per far cambiare passo alla sanità sarda"

  “Il gruppo consiliare dei Progressisti, tra gli oltre duecento emendamenti correttivi presentati alla manovra Finanziaria 2023, ha sottoscritto due proposte in materia di sanità che sottoponiamo all’attenzione dell’Assessore e di tutto il Consiglio regionale . La prima consentirebbe di creare un fondo per l’omogeneizzazione del trattamento accessorio in tutte le aziende sanitarie della Sardegna. Oggi esiste un’enorme e inaccettabile sproporzione tra medici in servizio in aziende diverse che, paradossalmente, penalizza chi lavora negli ospedali con i ritmi di lavoro più frenetici e con un ruolo strategico nel superamento delle liste d’attesa.

  Questa disuguaglianza sta creando enormi problemi al sistema nel suo complesso: in un anno sette anestesisti nella sola azienda Brotzu hanno scelto le dimissioni o hanno rifiutato la stabilizzazione preferendo in alcuni casi il lavoro fuori Sardegna. Servono incentivi seri, come quelli messi in campo dalle province autonome di Trento e Bolzano, o almeno occorre evitare che esistano disincentivi. Il meccanismo utilizzato per la perequazione è già passato al vaglio del giudizio della Corte costituzionale. Insieme all’approvazione dell’emendamento chiederemo immediata contezza rispetto alle promesse fatte dall’Assessore alla Sanità circa la risoluzione delle problematiche dei lavoratori del comparto. Il secondo emendamento interviene invece sul personale operante nei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri attraverso l’aumento dei compensi per le prestazioni aggiuntive. 

  A questo aggiungiamo una disposizione che prevede che i trasferimenti INAIL, oggi ripartiti nel fondo indistinto, vengano interamente destinati al personale dei Pronto soccorso. Questi automatismi, già applicati in altre Regioni, consentirebbero di intervenire su quello che oggi è uno dei principali problemi della sanità sarda: la crisi dei PS e la carenza del personale specializzato in emergenza- urgenza. Infine: proponiamo che venga inserito in legge il divieto di ricorrere alla pratica costosa, disincentivante, inadeguata e pericolosa per la sanità pubblica, dei medici in affitto. La sperimentazione è fallita, se ne prenda atto.”

Cronaca

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